Decimo giorno. Sveglia alle 8.00 in punto: se non ci sveglia Guido dormiamo fino a mezzogiorno! Solita puntualità meridionale.
Guido ci conduce a casa sua e facciamo una abbondante colazione. Subito dopo andiamo al campo di volo, riforniamo i mezzi, foto di rito e decollo.
Questa volta la giornata è bella finalmente, cielo limpido e buona visibilità, venti minuti e siamo in Inghilterra.
Le spiagge, le falesie di roccia bianca, il faro… immagini che avevamo visto soltanto nei libri di geografia.
Casualmente, dopo 100 anni dal primo attraversamento della manica, portato a termine dal francese Bleriot, ci ritroviamo a provare la stessa emozione.
Anche se con i nostri mezzi non è cosi difficile, infatti lui l'ha fatto con un aereo rudimentale, ma secondo noi l'emozione è la stessa.
Tornando al nostro volo, facciamo la prima tappa sul campo di volo di Stoke, dove troviamo un pilota istruttore di autogiro "della concorrenza" che comunque si mostra disponibilissimo a darci informazioni, ci ha mostrato il suo mezzo e noi abbiamo fatto altrettanto. Sapete qual'è la peculiarità di questo campo di volo? Ha una linea elettrica di alta tensione parallela con tralicci alti 30 metri. Ma come volano questi? E noi che ci lamentiamo per la nostra collinetta!
Telefoniamo a Luigi per avvertire che qualche volta non riusciamo ad inviare tutto il materiale (infatti non abbiamo previsto che gli attacchi di corrente in UK sono completamente diversi dai nostri, e non sempre riusciamo a caricare computer, telefonini e macchine fotografiche. Partiamo sempre verso nord ed osserviamo il panorama cambiare sotto di noi, campagne, fiumi con la bassa marea, barche arenate.
Ci serve carburante quindi atterriamo in un campo di volo a tre piste (disposte a triangolo), dall'alto avevamo visti degli aeroplani parcheggiati ma una volta li abbiamo scoperto che non c'era nessuno quindi, solita pipi e via.
Ci sono 50 km di vento contrario, consumi alle stelle, ci dirigiamo verso l'aeroporto di Bourn (sicuramente è un vecchio aeroporto dismesso) è in asfalto e lunghissimo, alla radio ci rispondono ma una volta atterrati non si vede un'anima viva. Ma chi cazzo ha risposto?
Partiamo ancora una volta "alla ricerca del carburante perduto" e lo troviamo in un campo di alianti non distante da li.
Non hanno benzina super ma soltanto Avgas, meno male che va bene lo stesso!
Un terribile dubbio assale tutti noi: ma come facciamo a pagare? Niente sterline niente carburante, gli euro non sono accettati. Ed ora? Abbiamo sacrificato la carta di credito di Luis (che verrà rimborsato subito dopo il rientro), continuando sempre più a nord intendiamo fermarci in un'altro campo di volo, le coordinate sono esatte ma il campo non c'è. Siamo costretti a fermarci su di un campo di fortuna, avevamo pochi litri e in questa condizione non si rischia una emergenza. Ci dividiamo il carburante dei bidoni, tracciamo un'atra rotta verso un campo sicuro, decidiamo di ritornare indietro e posare le ruote sull’aeroporto Barton a Manchester.
La cuffia di Luis si e guastata l'altro ieri quindi tutto quanto dipende da Claudio, anche l'inglese.
Tutto ok, ma una volta atterrati ci vediamo avvicinare da una grande Jeep da aeroporto, il nostro pensiero è stato: "cà semu" invece era il follow-me che voleva sapere se doveva portarci a rifornirci o al parcheggio.
Luis è portato alla reception dell'aeroporto, dove si premurano di prenotare un albergo per la notte, un taxi per portarci e naturalmente di strisciare la carta di credito di Luis: questi inglesi sono dei veri "gentlemen" con la Visa.
Fatto il pieno e rimessati i mezzi prendiamo il taxi che ci porta in albergo, purtroppo ci porta nell’albergo sbagliato, quindici minuti a piedi e siamo al posto giusto, dove sono ben lieti di fare nuovamente la conoscenza della Visa di Luis.
La cena l’abbiamo fatta in un ristorante indiano a mezzanotte; non prima di aver girato un bel po’ per la città in cerca di un bancomat per avere qualche sterlina perché ovviamente nessuno in Inghilterra accetta gli euro.
Tornati in albergo e posato la sanguinante nonchè esanime Visa, ci apprestiamo a dormire fino a tardi visto che dobbiamo lasciare la stanza a mezzogiorno,domani sarà un'altro giorno.