04 luglio 2009 (quarto giorno di viaggio). Ieri notte abbiamo dormito in tenda. Una tenda, tre materassini gonfiabili di cui soltanto due gonfi. Eh si quello di Franco è piatto come se l'asfaltatrice dell'Anas gli fosse passato sopra. Mentre Franco attende che Claudio e io sgonfiamo i nostri, piega la tenda. Tutto ciò accade alle 5.20 e dopo un po' si parte verso Lienz (Austria).
Ci dirigiamo verso il passo che ci permetterà di attraversare le Dolomiti, Ossopo. Il nostro amico Fidenzio (pilota militare di elicottero nonchè istruttore-esaminatore vds) ci guida via radio fino alle Alpi. Iniziamo una lunga, lunghissima interminabile salita, la temperatura scende, benedette tute...
Il nostro sguardo si perde nell'orizzonte tra picchi e valli. Rapportati alle dimensioni di quelle montagne siamo meno che moscerini, siamo estasiati dalle bellezze del panorama e anche dei dislivelli, abbiamo raggiunto 9000 piedi (tremila metri)
Chi ha il privileggio di tale panorama? Con un volo di linea se la giornata è limpida vedi tutto quanto da molto più su, ma destreggiarsi tra questi picchi è una sensazione indescrivibile ed indimenticabile.
Dopo circa un'ora di freddo intenso e voglia crescente di far pipì, svalichiamo l'ultima montagna, e arriviamo alla valle di Lienz. Ci mettiamo in contatto radio con l'aviosuperfice e chiediamo intensità e direzione del vento, tutto fermo ci dicono. La pista è perfettamente visibile, incomincia la discesa e la temperatura aumenta rapidamente come se avessimo acceso la stufa.
Ci attende un amico, Lois con un giornalista sportivo interessato al nostro racconto. Ci scatta delle foto e ci intervista, scriverà un articolo sul giornale locale. Si mostra interessato agli autogiri (sconosciuti in austria), gli viene offerto un voletto e non se lo fa ripetere due volte, scende con un sorriso da orecchio a orecchio. Farà un buon articolo?
Tutti gli altri a terra ci fanno domande ed osservano.Parlano di acquistare un mezzo e di metterlo a disposizione dei soci del loro club. Se son rose fioriranno. Dopo aver pianificato la nuova tratta per il giorno sucessivo, andiamo all'albergo del fratello di Lois e ci fanno mangiare e bere al modo austriaco: tutto ottimo. Non vi dico che posto stupendo immerso nella natura. Dopo un riposino ritorniamo al campo per riforninire i mezzi e poi in albergo dove ci attende una cena interminabile, ragazzi di questo passo dovremmo lasciare qualche bagaglio a terra per compensare i chili acquisiti! Facciamo delle foto ricordo con la familia di Lois.
Speriamo che il tempo sia buono per domani perche dobbiamo attraversare la "Hohe Tauer", una catena montuosa molto alta al confine tra Austria e Germania. Alla prossima!