Apriamo gli occhi presto al mattino, in quella tenuta fantastica di Hubert, molto nature (vasca da bagno tra i girasoli).

Ci organizziamo per metterci in volo, Luis va a prendere la benzina mentre Claudio e Franco sistemano i bagagli sull’autogiro "cargo", il giallo per intenderci.

A pranzo zuppa di ortiche (ma si mangiano?) ci guardiamo straniti pensando al dopo. La facciamo assaggiare prima a loro e poi non notando nessuna trasformazione facciale ci convinciamo. E’ veramente buona, sanno di spinaci e sono anche molto più economiche!
Chi l'avrebbe detto mai che dovevamo venire fino in Francia per scoprire certe cose?
Ci dirigiamo in testata pista (che è in discesa) siamo come sempre stracarichi ma abbiamo vento frontale (il solito stronzo vento contro) che in questo caso ci permette di decollare prima.
Hubert decolla insieme a noi e ci fa delle foto, dopo qualche giro ci separiamo e proseguiamo in direzione "La manche".

Strada facendo ci siamo soffermati al campo di volo di Laon c'erano delle persone che ci attendevano per darci del carburante. Fatto il pieno ripartiamo senza perdere tempo, giusto un rabbocco, una pipì e via.
Proseguendo il nostro viaggio, sempre guidati dal fedele Gps, sappiamo che il mare è di là, anche se ancora non si vede ma i nostri sguardi fissi all'orizzonte (prima o poi arriveremo) eccolo là! Euforici per una nuvola cavolo!
Un po’ più avanti si intravede qualcosa, questa volta non cantiamo vittoria subito ed andiamo ancora avanti.
Questa volta è vero, il mare è davanti, man mano si vede di più e avvicinandoci ancora si vedono le coste dell'Inghilterra, siamo già li sulle coste della Francia e l'altro lato è palesemente visibile.
Guardando in basso vediamo la pista dove dovremmo atterrare fra qualche istante, è in asfalto ed è abbastanza lunga.

Questa scena l'ho già vista nei documentari della seconda guerra mondiale. Bunker in cemento armato spessi 1,5 metri sono una testimonianza del passato. Dopo essere atterrati intorno alle 20.30 c'è ancora il sole alto e tanta luce, ma un forte vento ed un intenso freddo, il fatto è che questo sole non è affatto caldo come lo conosciamo noi siciliani, ma è pallido e freddo. Intanto arriva il signor Maier (presidente del locale club) che ci accompagna dal signor Guido il quale ci ospiterà presso casa sua che è di fronte al mare.
Il gentilissimo Guido poi ci accompagna al ristorante e ci offre l'aperitivo. Cena ottima e ritorniamo a casa e cerchiamo di tenerci svegli per preparare il materiale per domani perchè abbiamo detto a Guido di venire intorno alle 8.00: l'Inghilterra ci aspetta!