All'alba il sole esce pallido, la giornata sembra cupa ma devo partire subito, alle 5.40 un caldo infernale mi accompagna lungo il viaggio: oggi a mezzogiorno devo essere a casa.
Sono in volo attraverso la Puglia evitando come sempre tutti gli spazi aerei, finalmente arrivo sulla pista di Maurizio nei pressi di Cosenza, rifaccio il pieno di carburante grazie all’amico Giovanni, il gestore dell’agriturismo che mi porta anche a fare colazione. Questa è l'ultima tappa, la prossima sarà Calatabiano. Rimettendomi in volo penso quant'è davvero bella la Calabria con le sue bellissime spiagge e un mare azzurro cristallino, prima o poi mi ci farò una vacanza con tutta la famiglia.
Poi da lontano si intravede lo Stretto e la Sicilia, la trovo sempre li ad aspettarmi, come a dire: “ritorna, qui ci sono sempre io che ti aspetto a braccia aperte”… Poi il Torre Faro, ho l’impressione di non averlo mai visto così bello alto e imponente, l'emozione cresce fra venti minuti sarò al campo dove c'è mia moglie, mio figlio, mia madre e mio a padre che, insieme a Luis sono già arrivati. Non vedo mio figlio da più di un mese, chissà se lo troverò più grande, e provo ad immaginare la sua reazione quando mi vedrà arrivare.
Ancora pochi minuti ed ecco Taormina, poi in lontananza il campo. Sicuramente anche loro mi hanno visto perché intravedo dei puntini, sono loro ché mi aspettano, non riesco quasi trattenere la gioia, sono sopra il campo, lo stesso campo dove Angelo mi ha fatto volare per la prima volta col suo deltaplano all'età di otto anni e dove ci ha fatto il corso di delta motore nel 1997, così il mio pensiero vola a lui: ”Angelo c'è l'ho fatta! Ho fatto il giro d'Europa in tuo onore, Grazie per avermi messo le ali” .
Sono emozionato perché ci sono riuscito: ho percorso 11.750 km in 24 giorni, se considero i tre giorni di maltempo che mi hanno costretto a stare fermo ed uno trascorso per il controllo dei mezzi per sorvolare tutta l’Europa ho impiegato venti giorni esatti come previsto!
Intanto dopo gli Abbracci con la mia famiglia, mio padre mi racconta della sua disavventura, mi dispiace tanto per l’autogiro che si è rotto, ma meglio il mezzo che lui, anche perché un altro padre testardo come il mio dove lo trovo?
Stasera festeggiamo il nostro ritorno con gli amici che ci hanno aspettato e che hanno seguito la nostra avventura, inoltre essendo arrivato in tempo festeggeremo anche il compleanno di mia moglie Tania alla quale faccio tanti auguri.
Concludo questo diario ringraziando tutti e dandovi un appuntamento “alla prossima“ ma quella sarà un'altra storia…